Pelagia
Quarto secolo D.C., Antiochia di Siria (oggi in Turchia)
Pelagia è una ballerina molto ammirata in città, nonché prostituta.
E’ molto bella e gira accompagnata da un cortei di servi e serve come una regina, tra fragranza di soavissimi aromi, e come una regina è sempre ornata preziosamente, tant’è che la gente la chiama “la perla” (margarites in greco antico).
Un giorno il suo corteo passa nei pressi della basilica del beato martire Giuliano, dove c’è un sinodo di vescovi.
Tutti i vescovi distolgono lo sguardo da lei tranne il vescovo Nonno, che è il più anziano ed è tenuto in gran rispetto dai suoi colleghi tant’è che è in odore di santità.
Nonno la guarda lungamente e fissamente per tutto il tempo del passaggio del corteo.
Poi il vescovo fa un lungo discorso ai suoi colleghi nel quale esalta la cura e l’attenzione che la donna usa per apparire bella ai suoi amanti, mentre loro, uomini devori, sempre si mostrano al Salvatore in tutta la sozzura dell’anima.
La donna sente il discorso e si ferma. La grazia l’ha toccata. Si prostra ai piedi del vescovo e chiede di essere battezzata.
Getta tutti i suoi averi e si ritira in una spelonca nel Monte Oliveto a Gerusalemme, dove per non essere disturbata si fa passare da uomo (cosa non difficile, tant’è conciata male).
Ma là, tutte le sere, le compare il Diavolo che la tenta, offrendole anemmi, monili, gemme, oro, stoffe rare e ogni sorta di preziosità (che nella sua vita precedente avrebbe adorato).
Ma lei niente, non ci casca, e il Diavolo ogni volta, finita la pantomima, se ne scende scocciato dal Monte.
Dove lo vediamo in faccia e scopriamo che è il vescovo Nonno.
Adattamento: Carlo Natali
Disegni: NooZ